A chi si propone la domanda

Per garantire la terzietà e l’indipendenza del Giudice chiamato a decidere sulla domanda di risarcimento, nella prima stesura della legge era stato previsto che questi non appartenesse al medesimo distretto di Corte d’Appello.

Era stata prevista un’apposita tabella che serviva ad individuare il diverso Giudice competente: ovvero rappresentata dalla Corte d’Appello più vicina sotto il profilo territoriale a quella cui apparteneva il Giudice avanti al quale si era svolto il procedimento oggetto di contestazione.

Nondimeno, a seguito della ultima riforma, il legislatore ha riformato la disciplina prevedendo che venga adita la corte d’appello corrispondente al medesimo foro in cui si è tenuto il giudizio di primo grado per cui e causa la richiesta di equo indennizzo.

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Se ritiene di aver subito o di subire un procedimento dalla durata irragionevole, ed hai intenzione di proporre ricorso per ottenere il dovuto risarcimento, chiama il numero 348.9751061. Riceviamo presso lo Studio Legale in Bari.

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Durante il primo colloquio valuteremo l’effettiva possibilità di ottenere il risarcimento previsto dalla legge Pinto e/o ricevere informazioni al riguardo.

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